Trentott’anni dall’arresto di Walid Daqqa
Dirigente ed intellettuale palestinese
Oggi ricorre l’anniversario dell’arresto del prigioniero combattente e leader Walid Nimer Asa’ad Daqqa originario di Baqa al-Gharbia cittadina dei territori palestinesi occupati nel 1948.
Ieri il Centro Handala per i Prigionieri ha riferito che negli ultimi tre giorni si è verificato un grave deterioramento delle condizioni dell’intellettuale dirigente Walid Daqqa e che per questo è stato trasferito all’ospedale sionista “Barzilai”.
Il Centro Handala ha comunicato che Sana Salama, moglie del prigioniero, ha affermato che suo marito “soffre per una grave polmonite, per insufficienza renale acuta, calo dei livelli ematici e per una serie di sintomi severi; è il solo detenuto in quella stanza per la gravità delle sue condizioni di salute”.
La moglie aggiunge: “La situazione è molto preoccupante, ma Walid è più forte della malattia. I prossimi due giorni saranno fondamentali e crediamo tutti che Walid supererà il pericolo e riacquisterà forza e salute”.
Il dirigente prigioniero Walid Daqqa è nato il 1 gennaio 1961 sorelle, a Baqa al-Gharbiya, da una famiglia palestinese composta da sei fratelli e tre sorelle. Ha frequentato le scuole della città, lì ha terminato gli studi liceali e, non essendo riuscito ad iscriversi all’università, ha iniziato a lavorare in una stazione di carburanti.
Walid è stato arrestato assieme a Ibrahim Abu Mokh, Rushdi Abu Mokh e Ibrahim Bayadsa, con l’accusa di aver ucciso il soldato “Moshe Tammam” della città di “Netanya” all’inizio del 1985 e per questo condannato all’ergastolo.
Walid Daqqa è considerato uno dei prigionieri da più tempo reclusi all’interno delle carceri dell’occupazione: è detenuto dal 25 marzo 1986. Soffre di diverse patologie e l’occupazione non procede ad eseguire gli esami necessari né lo indirizza a un medico specializzato. Subisce anche lui, come tutti i prigionieri politici palestinesi nelle carceri sioniste, la sistematica negligenza medica.
Il prigioniero Daqqa è comunque riuscito, in carcere, ad ottenere un master in scienze politiche ed è considerato l’intellettuale più importante del movimento dei prigionieri palestinesi. Ha scritto diversi libri e pubblicato ricerche di spessore tra cui “Costruire la Coscienza”. E’ oltretutto considerato una figura di spicco tra tutti i prigionieri per aver partecipato e condotte diverse iniziative di lotta del Movimento dei prigionieri palestinesi in difesa di diritti e conquiste all’interno del carcere sionista.
In carcere, ha prodotto molti libri, studi e articoli, e ha contribuito alla comprensione dell’esperienza carceraria e della resistenza in carcere. Tra le più importanti pubblicazioni del prigioniero possiamo citare: “Tempo Parallelo”, “Diario della Resistenza del campo profughi di Jenin”, “Costruire la Coscienza”, “Il racconto del segreto dell’olio”.
Daqqa è stato sottoposto a una serie di politiche punitive per la propria produzione editoriale / intellettuali. L’amministrazione della prigione di occupazione ha cercato in più occasioni di confiscare i suoi scritti e libri, anche per questo si è trovato ad affrontare l’isolamento e il trasferimento arbitrario.
